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Rookie Fighting Championship, il salernitano Terralavoro sfiderà Tomaselli

Presso gli studios di "ItaliaMia S.S. Sannitica Marcianise" si terranno - in data 16 marzo - gli incontri semi-pro di MMA (Mixed Martial Arts) che vedranno numerosi atleti darsi battaglia per la conquista del match.

 

Tra questi abbiamo l'atleta salernitano, Salvatore Terralavoro, storico membro dei grintosi bulldog "A.S.D. Nova Invicta" che affronterà in questa competizione targata RFC (Rookie Fighting Championship) in un match che rimpolperà il palmarès dei due atleti su "sherdog.com".

 

Salvatore sfiderà il lottatore ciociaro Franco Tomaselli che - con solerzia e dedizione - sta preparando il match con la "MMA Accademy Frosinone" sotto la guida tecnica del duo Longo - Colazingari.

 

I due sono entrambi figli di una "figmma.it" all'avanguardia nel settore del grappling e delle arti marziali miste in Italia. In vista di questo appuntamento, parte di una schiera di incontri che in futuro potrebbero divenire pionieristici per circuito centro-meridionale.

 

Per l'occasione, abbiamo avuto modo di avere un incontro con l'atleta salernitano e scambiare con lui qualche chiacchiera:

 

Ciao Salvatore, parliamo un po' di questo match, cosa ti ha spinto a salire sull'ottagono?

«Beh avrebbe più senso parlare delle motivazioni che mi hanno spinto a NON salire sull’ottagono in questi ultimi anni. Combattere è una delle cose più divertenti e naturali che conosco. Tornare a farlo per me è una liberazione».

 

Raccontami le sensazioni correlate a tutto questo periodo post match.

C’è tanta emozione ma anche tanto sacrificio. La parte più brutta è proprio la preparazione al match. Gli allenamenti duri, la dieta ferrea, l’onnipresente sensazione di spossatezza che spesso porta a veri e propri stati depressivi. Poi però penso a quello che sto andando a fare e l’eccitazione compensa alla grande tutti questi sacrifici».

 

Hai avuto modo di studiare il tuo avversario? E, se sì, come desideri impostare questo match?

«Assolutamente no. Si tratta di una cosa nuova per me, ma non è detto che lo sia in senso negativo. Ci sono poche tracce online per poter studiare il mio avversario. Si potrebbe dire che è un tipo estremamente riservato. Le uniche cose che so è che sarà verosimilmente più alto di me e che proviene da un team rispettabile». 

 

Il tuo background racconta una lunghissima esperienza nel campo di arti marziali che inevitabilmente s'intrecciano con le MMA, quali il Judo, il Brazilian Jiu Jitsu e la Boxe. Quali tra queste caratterizza il tuo stile di combattimento?

Tutte e tre ma in modo diverso. Il Bjj mi aiuta a controllare l’avversario a terra e a gestire il match, Il Judo mi aiuta ad avere la serenità in piedi di colpire duro senza temere di essere portato a terra. Il pugilato mi aiuta a gestire i timing d’ingaggio ed ovviamente a colpire l’avversario».

 

Quest'evento è organizzato da un'equipe che ha portato avanti con solerzia e dedizione un'idea del duo De Chirico - Pedersoli, gladiatori contemporanei e divulgatori nazionali di questa disciplina. È stato questo a spingerti a far parte di questo roster?

Assolutamente no. Ammiro molto i due atleti sopracitati ma non riesco a farmi ispirare da loro. Sarà che sono un po' più grande, sarà che ho mosso i primi passi nel professionismo quando loro non erano poi così famosi (ricordo ancora quando Pedersoli combatteva allo Storm nei semipro mentre io disputavo il mio secondo match pro). La differenza fra me e loro è che loro sono diventati dei mostri sacri ed io sono rimasto un fighter ordinario XD».

 

Marcianise, comune dove avranno luogo questi appuntamenti Pro di MMA, è stata negli anni fucina di strickers sopraffini, oltre che vincenti, tra questi non possiamo fare a meno di citare il pugile Clemente Russo. Si è trattato di uno stimolo in più che ti ha spinto a combattere?

«Non proprio, non direi. Sono sempre stato un tipo che ama praticare sport piuttosto che vederlo. Sono relativamente ignorante da questo punto di vista e di conseguenza le gesta di fighter illustri non fanno troppa breccia nelle mie motivazione a combattere. Se proprio vogliamo parlare di ispirazione, mi hanno ispirato, sebbene in maniera molto blanda, fighter come Roy Nelson, Mark Hunt e Daniel Cormier. Mi hanno sempre dato un impressione di genuinità in uno sport pieno di apparenze e “spettacolo”».

 

Questo è quanto amici di "Salerno sul Pezzo", da parte mia e da parte di tutti coloro che affronteranno i match della "Rookie Fighting Championship" non posso fare altro che formulare i miei più sentiti auguri e offrirvi, conseguentemente, aggiornamenti costanti correlati alla carriera agonistica di Salvatore.

Autore: Antonio Bassano

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